L’importanza di chiamarsi genitori

20 aprile 2015

Essere genitori, oggi, significa affrontare problemi completamente diversi da quelli delle generazioni che ci hanno preceduto , padri e madri sono oggi protagonisti di battaglie collegate al disagio, alla paura di vivere , alla difficoltà di trovare un significato che riguarda tantissimi giovani del nostro tempo.

Il mestiere dei genitori contiene anche il difficile compito di contrastare i molti messaggi ingannevoli e fuorvianti che derivano dal mondo esterno, migliaia d’ informazioni , idee , comportamenti che spesso non sappiamo come vengano metabolizzate ed elaborate, ma che hanno una enorme influenza nella costruzione di un’identità . Accompagnare e promuovere l’autonomia dei figli non è un processo semplice, ne lineare, conosce arresti, brusche separazioni e regressioni. Tutto questo non avviene senza dolore, senza dubbi, domande che spesso rimangono inascoltate. Genitori attoniti, increduli, che si domandano perché non sono stati in grado di proteggere i loro figli. Che si domandano dove hanno sbagliato. Genitori che rimangono sempre a fianco dei loro figli , pur spesso non comprendendo le ragioni di tanti loro comportamenti: episodi di violenza , di noia , di solitudine.
Se essere un genitore può e deve continuare a significare qualcosa di grande , importante e virtuoso nella vita dell’individuo, questo significa salvare i propri figli dalla palude del reale, riuscire a traghettarli in un ordine in cui anche il male subito, l’ingiustizia, l’inganno e l’abbandono possano essere ricompresi con meno dolore e più coraggio. Poiché la riconciliazione vince sempre su ogni lacerazione , anche la più grave, che può avvenire nella vita. Tenteremo insieme di chiederci come possiamo ascoltarli, cosa possiamo fare per aiutarli a fare di un sentiero, a volte calpestato, un nuovo giardino.

Per ogni informazione rivolgersi alla coordinatrice dell’Associazione, Silvia Ferri, al numero 339/5949843 o tramite mail all’indirizzo ferrisilvia83 AT gmail.com.